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Determinazione dell’Indice di Respirazione Dinamico (IRD)

Cos’è l’IRD (Indice di respirazione dinamico)?

L’indice di respirazione dinamico (o indice respirometrico dinamico), IRD, è uno dei parametri più utilizzati per la valutazione della stabilità biologica di un campione, sia esso un compost, un rifiuto o un’altra matrice.

L’ IRD permette infatti di valutare l’attività respiratoria collegata al metabolismo microbico che porta alla degradazione della sostanza organica presente nel campione. Viene calcolato misurando il consumo di Ossigeno collegato all’ossidazione biochimica dei composti biodegradabili presenti nella matrice, ponendo una quantità definita della stessa in un rettore nel quale è introdotto un flusso di aria forzato costantemente monitorato. Su tale flusso è misurata la concentrazione di Ossigeno presente in ingresso ed in uscita dal reattore e per differenza, si determina la quantità di Ossigeno consumata nel tempo dai processi ossidativi attivi all’interno del campione.

Come si misura l’IRD?

La norma UNI 11184 descrive come determinare l’indice di respirazione reale IRDR e l’indice di respirazione pontenziale IRDP. Mentre l’analisi del IRDR avviene sul campione nello stato in cui arriva in laboratorio (Campione Tal Quale) l’analisi dell’ IRDP avviene dopo aver regolato l’umidità del campione e se serve, la densità apparente.

In particolare, la regolazione dell’umidità del campione, dalla quale dipende fortemente l’attività dei microorganismi, è fatta dopo la determinazione della CIM, Capacità Idrica Massima. La densità apparente è legata invece alla possibilità che il flusso di aria forzato possa passare attraverso il campione, in modo che l’Ossigeno riesca a raggiungere omogeneamente ogni punto dello stesso. Se la densità apparente è troppo alta è possibile che il campione non consenta il passaggio della giusta quantità di aria e deve essere corretta aggiungendo un bulking agent inerte.

L’espressione del risultato finale avviene come mg di Ossigeno su kg di sostanza volatile per ora (mgO2*kgSV-1*h-1). Per quanto riguarda la normativa vigente, la maggior parte delle prescrizioni per l’accettazione di rifiuti in discarica pone un limite pari a 1000 mgO2*kgSV-1*h-1

Cosa propone Savi Laboratori & Service?

Savi Laboratori & Service esegue analisi respirometriche con determinazione dell’ IRDR o dell’ IRDP in base alle richieste dei Clienti, su ogni tipo di matrice solida: rifiuti, compost e altro. Il laboratorio si è recentemente dotato di due Respirometri dinamici ECHO con sei reattori ognuno, per un totale di 12 reattori che possono operare in contemporaneo.

La prova Indice di respirazione dinamico stabilità biologica/Biological stability by dinamic respirometric index è inoltre accreditata Accredia con il metodo UNI 11184:2016 su Compost e Rifiuti organici.

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