Perché analizzare la presenza di fibre di amianto nell’aria?
La pericolosità dell’amianto (o asbesto) è dovuta all’inalazione delle fibre rilasciate (fibre aerodisperse) da materiali contenenti amianto presenti nell’ambiente o durante attività di lavorazione degli stessi. L’inalazione delle fibre può causare una patologia nota come Asbestosi. E’ importante quindi valutare, in ambienti in cui sia presente l’amianto come ad esempio coibentante, fibrocemento o pavimenti in vinil-amianto la presenza di fibre disperse nell’aria che potrebbero essere rilasciate in particolari condizioni.
Come analizzare la presenza di amianto negli ambienti di lavoro?
La valutazione della presenza di amianto negli ambienti di lavoro è definita dal punto di vista normativo dal DECRETO MINISTERIALE 6 settembre 1994 e dal testo unico sulla sicurezza DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81. Quest’ultimo, all’articolo 247, definisce quali sono i silicati fibrosi genericamente indicati come amianto:
- l’actinolite d’amianto, n. CAS 77536-66-4;
- la grunerite d’amianto (amosite), n. CAS 12172-73-5;
- l’antofillite d’amianto, n. CAS 77536-67-5;
- il crisotilo, n. CAS 12001-29-5;
- la crocidolite, n. CAS 12001-28-4;
- la tremolite d’amianto, n. CAS 77536-68-6
Definisce inoltre che il datore di lavoro deve valutare i rischi derivanti dalla polvere di materiali contenti amianto che potrebbe generarsi durante le lavorazioni, definendo il grado di esposizione e le misure di prevenzione e protezione da attuare. Il D.Lgs 81/08 fissa a 0.1 fibre/cm3 di aria il limite di esposizione negli ambienti di lavoro, misurato come media ponderata nel tempo di riferimento di 8 ore. Per il rispetto del limite e in funzione della valutazione dei rischi condotta il datore di lavoro è tenuto alla misurazione periodica della concentrazione di fibre di amianto nel luogo di lavoro nonché alla registrazione delle misure nel documento di valutazione dei rischi.
Il DM 6/94 definisce le modalità tramite le quali la misurazione quantitativa della concentrazione di fibre di amianto aerodisperse deve essere condotta, comprese le modalità di prelievo e l’analisi dei campioni che può avvenire mediante:
- Microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF)
- Microscopia elettronica a scansione (SEM)
Perché rivolgersi a Savi Laboratori & Service per l’analisi delle fibre di amianto aerodisperse?
Savi Laboratori & Service è in grado di gestire sia il campionamento che l’analisi delle fibre di amianto aerodisperse. In seguito all’esito positivo della prova di qualificazione, il laboratorio Savi risulta nella lista dei laboratori in possesso dei requisiti minimi per le attività di analisi inerenti l’amianto.
La determinazione di fibre di amianto in ambienti di lavoro avviene mediante microscopia MOCF (Microscopia Ottica a Contrasto di Fase) seguendo le prescrizione del Decreto Ministeriale 06 settembre 1994 sia per il campionamento che per la successiva analisi. Il laboratorio risulta iscritto nella lista dei laboratori della Lombardia presente sul sito del Mistero della Salute con codice 627LOM35.
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